Cronaca
Anna muore a 36 anni perdendo il suo bambino: dottoressa accusata di omicidio colposo
Era il 15 gennaio 2019 quando Anna Siena morì insieme al suo bambino. Era in attesa ma non se ne era accorta così come non si erano accorti della sua gravidanza i medici dell’ospedale in cui giunse tre giorni prima di morire.
Dovrà rispondere di omicidio colposo, per la precisione “responsabilità colposa per morte e lesioni personali in ambito sanitario”, la dottoressa di 38 anni del Vecchio Pellegrini, che è stata oggi rinviata a giudizio.
Lo ha deciso il gup di Napoli Francesco De Falco Giannone davanti al quale oggi è stata celebrata l’udienza preliminare.
Il processo prenderà il via alle 9 del 28 gennaio 2022 dinanzi al giudice monocratico del Tribunale partenopeo Giovanna Napolitano (IX sezione).
Anna Siena, che ebbe una gravidanza criptica (era in attesa ma non se ne era accorta) morì in ospedale a Napoli, il 18 gennaio 2019, senza sapere di aspettare un figlio.
Ad ucciderla fu, come accertato nel corso di una autopsia disposta dalla Procura di Napoli, una necrosi sviluppatasi in seguito alla morte del feto che lei non sapeva di portare in grembo.
Secondo gli inquirenti la dottoressa non eseguì un corretto esame anamnestico il 15 gennaio 2019, quando Anna, in preda a forti dolori, si recò in ospedale accompagnata dalla madre.
Il medico dopo avere diagnosticato una lombosciatalgia, decise di non trattenerla in osservazione e neppure di sottoporla ad accertamenti strumentali.
La 36enne, dopo la somministrazione di un antidolorifico, infatti, venne dimessa e rispedita a casa.
Tre giorni dopo, però, il 18 gennaio 2019, Anna Siena, che senza saperlo era tra la 37esima e la 40esima settimana di gestazione, perse la vita, in concomitanza con l’iniziale travaglio del parto di un feto senza vita che causò una trombosi e un’emorragia.
I genitori della vittima saranno difesi dagli avvocati Angelo e Sergio Pisani, il medico, invece, dall’avvocato Sergio Romano.
Caserta
Vandalizzata nella notte la Reggia di Caserta
La scorsa notte un vile atto vandalico ha colpito la Reggia di Caserta: qualcuno ha imbrattato con della vernice i muri della facciata del Palazzo Reale.
Un gesto che ha dell’inaccettabile, dell’inqualificabile che colpisce un’icona della nostra bellezza e un sito che l’Unesco ha riconosciuto patrimonio dell’Umanità.
Si sono messe all’opera le forze dell’ordine per individuare i responsabili.
Cronaca
Mondragone (Ce), bambino gioca con l’accendino nell’auto: 3 vetture a fuoco
Poco fa, in via Como a Mondragone (Ce), si è sfiorata la tragedia. Un bimbo, in solitaria all’interno di un’autovettura, ha messo involontariamente a fuoco tre auto (compresa quella in cui era dentro). Sarebbe stato un accendino trovato nell’abitacolo a far partire l’incendio.
Per fortuna del bimbo, un passante lo ha tratto in salvo.
Sul posto sono arrivati i soccorsi per domare l’incendio e mettere in sicurezza l’area. I carabinieri del reparto territoriale, guidati dal colonnello Bandelli, hanno effettuato i rilievi ed ora conducono le indagini sul caso.
Cronaca
Attentato al premier slovacco Fico: fermato subito l’aggressore
Il Premier slovacco, Robert Fico, è stato ferito a colpi di arma da fuoco subito dopo la riunione di governo a Handlova, vicino Bratislava.
Fico è stato colpito davanti a un centro culturale della città, dove si era tenuta una riunione di governo. Secondo le prime ricostruzioni, sono stati uditi diversi spari. Il leader slovacco è stato portato in ospedale: versa in gravissime condizioni. Il presunto aggressore è stato arrestato dalla polizia.
E’ stato “trasportato in elicottero a Banska Bystrica tra la vita e la morte”, ha riferito il Governo slovacco in una nota. Intanto, l’Ue denuncia l’attentato come un atto contro la democrazia europea.
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